Progetto CAI. Per amare la montagna e farne un tesoro

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All’inizio dell’anno scolastico l’Istituto comprensivo Morano Saracena ha avviato un progetto extracurricolare con la sezione del CAI di Castrovillari per promuovere la cultura della montagna e la pratica dell’escursionismo. Le attività, dedicate alla scuola secondaria di I grado, si sono svolte con incontri preparatori in classe tenuti dagli esperti del CAI, durante i quali alunne e alunni hanno potuto scoprire la flora e la fauna del Parco del Pollino, hanno imparato a decifrare le mappe e a usare la bussola e hanno scoperto le tappe del Sentiero Italia che attraversa tutte le regioni e che passa anche all’interno dei territori del Pollino, richiamando moltissimi turisti e appassionati da tutto il mondo. Inoltre hanno imparato come ci si deve preparare ad una giornata in montagna, utilizzando l’attrezzatura più appropriata e sicura, curando anche l’alimentazione prima e durante un’escursione. Così, il 5 e il 6 ottobre scorsi, sono partiti per un’esperienza a diretto contatto con la natura, condotti dalle guide esperte e da un gruppo di docenti accompagnatori che li hanno guidati sui tratti del Sentiero dei Carbonai e del Sentiero Italia, che vanno da Colle dell’Impiso (1578 m slm) a Colle Gaudolino (1710 m slm), per svolgere una delle escursioni più semplici e più affascinanti che si possano realizzare nel Parco del Pollino.

Il primo incontro è stato inaspettato: a pochi metri dal punto di partenza, i gruppi hanno potuto ammirare le rocce su cui sono impresse le forme fossili di molluschi marini che abitavano la Tetide, risalenti a 65 milioni di anni fa. Le guide li hanno condotti poi nel tratto della faggeta secolare, dove le foglie delicatamente cominciavano a cadere in questo primo periodo autunnale. Sono giunti nel punto in cui si trovano le tracce della antiche carbonaie, realizzate un tempo sapientemente per produrre il carbone di legna. Più in là la faggeta si interrompe e si incontra un pianoro dove scorre il Torrente Frido, qui i gruppi si sono avviati a fare una prima sosta e hanno ammirato le viste incredibili del Timpone Conocchiello e del Monte Pollino e hanno incontrato le mandrie di cavalli al pascolo. Dopo una pausa ristoratrice, i piccoli escursionisti si sono avviati verso la Fonte Spezzavummula, una sorgente di acqua tanto pura e fredda che, secondo una credenza popolare, era capace di rompere l’orcia in terra cotta con cui una volta si andava a prendere l’acqua. E hanno percorso poi l’ultimo tratto che li ha condotti allo spettacolare Piano Gaudolino dove il bosco si interrompe di nuovo e si ammirano la Serra del Prete e la parete del Monte Pollino su cui svettano i Pini loricati. Qui, attorno al piccolo bivacco del piano, si è svolta una meritata pausa pranzo, con gli occhi rivolti all’insù! L’esperienza è stata meravigliosa come hanno raccontato le alunne e gli alunni ai microfoni dell’autobus sulla via del ritorno, perché “siamo stati davvero dentro la natura”.

Lo scopo di questa attività è stato molteplice, poiché oltre a sensibilizzare i più giovani alle bellezze naturalistiche del Parco del Pollino, li ha portati a riflettere sulla necessità di rispettare e proteggere la montagna. Inoltre i partecipanti hanno compreso ancor più che il territorio in cui vivono è pieno di risorse naturalistiche straordinarie, che è importante imparare ad amare, e che possono diventare preziosi tesori per il loro futuro.

                                                    

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